Il primo sito in cui mi sono imbattuto, http://fornelloadalcool.wordpress.com/ , ben fatto, addirittura scritto in italiano, mi proponeva di costruire un fornello,
con due lattine delle bibite e pochi attrezzi, il tutto in pochi minuti di lavoro.
E' stata una sfida tra me e la pagina web, sembrava impossibile che potesse funzionare una lattina bucata!
Ed invece, qualche minuto di lavoro dopo cena e... grande sorpresa: FUNZIONA!!!
Accensione al primo colpo, le spiegazioni dettagliatissime funzionano, rimango davvero impressionato positivamente da ciò che ho creato.
Si basa sul principio di conduttività termica dell'alluminio, le fiammelle riscaldano i bordi della lattina, l'alluminio trasferisce il calore al fondo nel quale vi è l'alcool liquido.
Questo, riscaldandosi, si trasforma in vapore, che esce dai forellini laterali alimentando le fiammelle. Il potere riscaldante dei vapori è maggiore del potere calorico della fiamma dell'alcool liquido.
L'ideatore del fornello ne decanta vari vantaggi rispetto ad altri modelli, ma dopo la prima, ho avuto varie difficoltà alle successive accensioni.

La voglia di sperimentare non si ferma, cerco altre informazioni sul web e soprattutto grazie al sito http://zenstoves.net/Stoves.htm
scopro che esistono varie versioni di questo fornelletto costruito con le lattine.

Open Jet, Pressurized, Side Burner, ecc... ecc...

Parte la caccia alle lattine e, per cercare il migliore rendimento, sperimento il modello "Side Burner - Pressurized" cioè a fiamma laterale sotto pressione.
L'alcool viene versato all'interno del fornello attraverso un passaggio che poi verrà chiuso in modo ermetico da una vite. I vapori di alcool usciranno sempre da una serie di forellini ma non avendo altre aperture la pressione di uscita sarà maggiore, aumentando il potere riscaldante del fornello.

 
Le lattine sono incastrate in modo diverso rispetto al precedente fornello, i forellini sono disposti sulla parete laterale del contenitore ed è presente una parte interna ricavata sempre dalla lamina di una lattina che non permette alle lattine di sprofondare una dentro l'altra e migliora l'evaporazione.
Questo tipo di fornello ha due vantaggi, il primo è la pressurizzazione dei vapori, che vengono convogliati interamente nei forellini, si nota anche dalla foto che le fiammelle escono con pressione ed ovviamente riscalda maggiormente. Il secondo vantaggio è che non ha bisogno di supporto pentola, ma il pentolino si può appoggiare direttamente sul fornellino, i forellini realizzati a circa 20 mm dal bordo superiore del contenitore permettono di creare uno spazio di combustione tra le fiammelle e la pentola.
Tra i difetti, serve una pentola di diametro abbondante, 14/16 cm, ma soprattutto, l'aspetto più scomodo è che serve uno "starter can", cioè un ulteriore contenitore più largo, da mettere sotto al fornello, nel quale versare una piccolissima quantità di alcool per scaldare il fornello e dare il via all'evaporazione del combustibile (si intravede nella foto del fornello acceso).

Terza evoluzione, Open Jet - Side Burner
Fiamma laterale ma non a pressione, a "cielo aperto". Alla lattina che costituisce la parte superiore del fornello viene tagliato il fondo mettendo in evidenza una grande apertura, dentro la quale è agevole versare il combustibile prima dell'accensione. Sempre presente la parete interna, leggermente diversa da quella del Pressorized.
Rimane il vantaggio di poter appoggiare la pentola direttamente sul fornello una volta acceso ma si aggiunge la facilità di accensione: nessun altro contenitore necessario,
basta dar fuoco all'alcool versato al centro del fornello.
La fiamma iniziale riscalderà la parete interna che trasferendo il calore al fondo inizierà l'evaporazione del combustibile attraverso i forellini
che produrranno una serie di fiammelle molto simili ad un tradizionale fornello di casa a metano.
Di contro rimane sempre lo svantaggio di dover utilizzare un pentolino di diametro abbondante per poter sfruttare il calore delle fiammelle.

Non avendo a disposizione un pentolino da campeggio largo a sufficienza, nasce la Quarta versione, Open Jet ma con forellini nella parte superiore.
Tra i vantaggi l'accensione facilissima, unico svantaggio la necessità di portarsi dietro un supporto pentola,
ma con i consigli trovati nel primo link di questa pagina sarà un gioco da ragazzi realizzare un treppiede estremamente compatto, leggero ed economico.

Provato e sperimentato sul campo, cioè in grotta, è risultato essere al momento la soluzione migliore. Leggero, compatto, facile da utilizzare, economico e poco dispendioso per il funzionamento.
Con 15 ml di alcool denaturato al 90% (quello rosa) permette di portare ad ebollizione un pentolino con 300 ml di acqua in circa 4 minuti, partendo da una temperatura intorno ai 4°C.

Provocato dai compagni di grotta, che suggerivano di far funzionare il fornello con la grappa, ho sperimentato anche questa come combustibile.
Risultato: meglio berla!!!
Ovviamente grappa buona a 54° (54 % di alcool). Ho avuto qualche difficoltà all'accensione e serve qualche secondo in più per farlo andare in temperatura, poi durane il funzionamento sfrigola
e la parte di acqua che compone la grappa rimane nel fornelletto alla fine della combustione.
In casi estremi funziona...ma meglio usare l'alcool denaturato a 90° che si trova facilmente in commercio e costa molto meno.
 

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