Fari a Carburo per Veicoli |
Sono parecchi i
veicoli che hanno avuto nella loro storia un sistema di
illuminazione a carburo, dalle più semplici biciclette fino ad
arrivare a treni passando per auto, camion e persino tricicli per la
vendita del gelato. |
Molti sono i veicoli a
motore che nonostante la presenza a bordo dell'elettricità data da
dinamo o alternatori, hanno impiegato fari a carburo per illuminare
la strada percorsa, adottando apparati che prima venivano utilizzati
su biciclette e carrozze. All'epoca, però, esistevano già lampadine
elettriche con filamento a carbone ma esse non resistevano alle
vibrazioni e non poterono trovare immediato uso nei veicoli a
motore. |
Sulle automobili le
lampade ad acetilene erano, in origine, gruppi autonomi ma, in una
successiva evoluzione, furono alimentate da un generatore centrale
che distribuiva il gas a tutti i corpi illuminanti. Con questo
sistema si poteva montare il generatore di gas in prossimità del
cruscotto, in modo che il guidatore potesse regolare la mandata di
gas e quindi incrementare o ridurre la luminosità. Intorno al 1910,
vennero prodotte le prime lampadine con filamento al tungsteno
resistenti alle vibrazioni ma in molti casi si continuò a montare
fari a carburo fino al 1930 circa. |
La maggior parte delle
lampade che compongono questa sezione sono fari progettati per
l'utilizzo su motoveicoli ma che poi venivano utilizzati sulle
biciclette. Una faro per Motocicletta si distingue da quello per
Bicicletta per la presenza del vetro frontale. La fiamma del Carburo
è abbastanza resistente allo spegnimento quindi su veicoli a pedali
non era necessaria la protezione del vetro, mentre invece, sui
veicoli a motore, che raggiungono una velocità maggiore, è
necessario un riparo per la fiamma dalla corrente d'aria che viene a
formarsi quando il veicolo è in movimento. Per sopprimere le
vibrazioni trasmesse dal fondo sconnesso alla ruota, l'elemento che
collega il faro al veicolo è una sospensione a parallelogramma con
molle. |
Sospensione a parallelogramma. |
 |
Un altro elemento che
caratterizza questi fari è il particolare sistema di ancoraggio che
permette di attaccare il faro sul veicolo. Sui fari da bici e moto è
costituito da un morsetto che si inserisce a slitta su una piastrina
montata sul manubrio del veicolo. I fari da carrozza hanno il tipico
innesto conico che caratterizzava le lanterne a candela dell'800 ed
i fari per auto o mezzi pesanti hanno particolari sostegni per il
fissaggio. |
|
|